Bakchalarde è il nuovo singolo dei Mombao, disponibile dal 17 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale, distribuito da AWAL.
Bakchalarde segue la pubblicazione di Rasti e la naturale evoluzione del percorso dei Mombao, all'interno del quale il duo inserisce nuovi e differenti elementi vocali e sonori, scavando sempre più a fondo nel progetto fino ad arrivare alla radice stessa.
Nella musica dei Mombao, dall'identità già solida e strutturata, emerge il desiderio incessante di ricerca e sperimentazione che si concretizza, ancora una volta, nello stravolgimento dei brani, esaltando l'incontro tra tradizione e innovazione digitale.
Il risultato tangibile, in questo caso, è Bakchalarde, un canto tataro che è stato condiviso ad Anselmo dalla cantante polacca Annalia Bellan. I Mombao si sono immersi al suo interno e l'hanno rimaneggiato ancora, aggiungendo un ulteriore livello di ricontestualizzazione e metamorfosi.
Un ritmo incalzante e un coro di voci che progressivamente passano da una pasta sonora acustica ad evolversi in un coro digitale, portando successivamente ad un cambio radicale a metà del brano: la canzone popolare si trasforma così in un brano techno. Da una dimensione di orchestra di percussioni e voci folk si viene proiettati attraverso un varco temporale in un club berlinese pieno di luci viola intermittenti e corpi sudati che ballano.
Bakchalarde è probabilmente il brano che, pur partendo da un canto popolare, più prende in prestito dalla musica elettronica, dalla techno, ma con un approccio alla Floating Points: il dialogo tra acustico e elettronico rimane sempre vivo, mai fisso o congelato. Nella rigida griglia metronomica del basso e dei synth c’è sempre spazio per qualcosa di inaspettato: un fraseggio di batteria che non si conclude, un suono di synth che modifica il proprio timbro, un improvviso cambio di accordo, un assolo percussivo con sfumature funk e jazz.
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